ESC: al cuore del progetto

Potrebbe succedere, a volte, che uno sguardo possa dire più di mille parole, che il battito del cuore si sincronizzi con quello di un altro e le emozioni ti cambino completamente la giornata. 

Potrebbe succedere che accogli due giovani volontarie del Corpo Europeo di Solidarietà e con loro inizi un percorso fatto di integrazione, socialità, interscambio culturale. 

Il lavoro è tanto, la voglia di fare anche, la mattina il team di Moby Dick ETS pianifica, progetta, innova e rinnova gli asset su cui muoversi, per essere al passo con quello che succede nell’ambito del terzo settore, per ottemperare agli impegni presi, perché la mission dell’associazione diventa quasi una vocazione. 

E se si ha l’opportunità di strizzare ancora una volta l’occhio all’Europa con il progetto ESC, allora è bene che i mesi che vedranno la presenza di Melda e Diana, rispettivamente provenienti dalla Turchia e dalla Romania, diventino un’occasione in più per migliorare e migliorarsi. 

Potrebbe succedere, allora, che le due ragazze vengano subito integrate nel gruppo e così via alla volta di Morcone (borgo del Beneventano) per un nuovo progetto da svolgere e nuovi giovani da coinvolgere. 

In quell’occasione una visita della cittadina è d’obbligo. Cultura e storia si respirano tra i vicoletti e le piazze. 

La curiosità spinge Melda ad entrare in una botteguccia. L’artigiano è del luogo ed è specializzato nell’antica arte della realizzazione di scarpe. 

Ed è lì che succede la magia. 

Gli occhi, i tratti somatici della nostra volontaria turca catturano l’attenzione del proprietario che rivede in lei il viso di sua figlia, persa diversi anni prima. 

L’incontro tra i due è una vera e propria affinità elettiva, le lingue sono diverse, c’è bisogno di qualcuno che traduca le parole, ma le emozioni…quelle no. 

E potrebbe succedere che una visita a Morcone possa diventare un ricordo indelebile tra i tanti momenti vissuti grazie al progetto ESC…rafforzato dal dono di un paio di scarpe. 

Potrebbe succedere, così, che un gruppo di ragazzi sorrida per un momento intimo e umano, che si annientino le distanze e che il progetto ESC assuma un carattere molto speciale. 

Potrebbe succedere…a noi è successo! 

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